L'euro non ha fretta di scendere in vista della riunione della Federal Reserve, in cui i funzionari sembrano essere ancora una volta decisi a un moderato aumento dei tassi di interesse. Considerando i recenti dati sull'inflazione e sui tassi di crescita economica, i politici hanno diverse strade alternative da seguire, e quale di queste sceglieranno sapremo entro la fine della giornata.
Il Presidente Jerome Powell, nei suoi recenti interventi, ha sottolineato la necessità di ulteriori aumenti, respingendo le voci secondo cui il comitato potrebbe decidere di tagliare del tutto i tassi entro la fine dell'anno. Il comitato decisionale del Federal Open Market Committee dovrebbe aumentare oggi i tassi di 25 punti base, portando il parametro di riferimento a un intervallo obiettivo compreso tra il 4,5% e il 4,75%. La mossa rappresenterebbe un altro passo indietro per i funzionari, che hanno alzato i tassi di soli 50 punti base a dicembre dopo quattro aumenti consecutivi di 75 punti base lo scorso anno.
Dato che in questa riunione non verranno fatte previsioni economiche, i trader si affideranno alla conferenza stampa di Powell, che si svolgerà subito dopo la riunione. Ciò aiuterà a capire quali parametri di riferimento la Federal Reserve intende continuare a seguire. Se si accenna a un'inversione, è probabile che la domanda di asset rischiosi rimanga, soprattutto considerando le dure politiche che saranno seguite dai funzionari della Banca centrale europea e della Banca d'Inghilterra. Ciò porterà a un'ulteriore crescita dell'euro e della sterlina britannica.
Inoltre, grande enfasi sarà posta sul picco che il tasso di interesse di riferimento negli Stati Uniti potrebbe raggiungere nel prossimo futuro. Alcuni esperti ipotizzano che superi il 5,0% mentre altri sono fiduciosi che finirà lì. La decisione sarà annunciata alle 14:00 a Washington e il presidente parlerà ai giornalisti 30 minuti dopo.
Come ho notato in precedenza, i recenti rapporti economici mostrano che le pressioni sui prezzi negli Stati Uniti si stanno attenuando e la crescita economica sta rallentando; sono tutti i segni che l'economia statunitense sta reagendo al rialzo aggressivo dei tassi della Fed. Tuttavia, il mercato del lavoro continua a mostrare forza, costringendo la Fed a continuare ad agire in modo aggressivo, prolungando la sua campagna di inasprimento a livello restrittivo.
Un'altra cosa a cui prestare attenzione è se Powell farà riferimento alle previsioni di dicembre della Fed secondo cui i funzionari si aspettano che i tassi salgano a una media del 5,1% quest'anno. Se Powell parlerà dei recenti dati sull'inflazione, che indicano un calo degli aumenti dei prezzi più rapido del previsto, sarebbe chiaramente un indizio di una politica meno aggressiva in futuro. Secondo gli ultimi dati, l'indice di spesa per consumi personali è aumentato del 5% su base annua a dicembre, il ritmo più lento dal 2021 ma comunque ben al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed.
Alcuni ritengono che il comitato rischi di inviare un segnale troppo accomodante ai mercati se decidesse di modificare la dichiarazione e anche di optare per un aumento dei tassi più contenuto in futuro.
Per quanto riguarda il bilancio della Fed, diversi politici, tra cui il presidente della Fed di New York John Williams, hanno recentemente affermato che la sua riduzione proceda come previsto. Tale programma funge da "cuscinetto" per i mercati man mano che le riserve diminuiscono.
Per quanto riguarda il quadro tecnico dell'EUR/USD, la domanda di euro si è indebolita, ma rimangono le probabilità di un ulteriore aggiornamento dei massimi mensili e annuali. Per fare ciò, è necessario mantenersi al di sopra di 1,0840, il che stimolerà lo strumento di trading a sfondare nell'area di 1,0880. Al di sopra di questo livello, si può facilmente salire a 1,0910 con una prospettiva di aggiornare 1,0970. In caso di ribasso dello strumento di trading, solo la rottura del supporto a 1.0840 aumenterà la pressione sulla coppia e spingerà EUR/USD verso 1.0805 con la prospettiva di scendere al minimo di 1.0770.
Mentre sul quadro tecnico del GBP/USD la pressione sulla sterlina rimane. Gli acquirenti devono tornare sopra 1,2330 per riconquistare il proprio vantaggio. Ma solo sfondando la resistenza di 1.2380 si rafforzeranno le speranze di un ulteriore recupero in area 1.2440, dopodiché si potrà parlare di uno scatto al rialzo più marcato della sterlina, in area 1.2490 e 1.2550. Potremo parlare del ritorno della pressione sullo strumento di trading dopo che gli orsi avranno preso il controllo di 1,2280. Ciò colpirà posizioni rialziste e farà cadere la coppia GBP/USD verso 1,2230 e 1,2170.
